Giorgio Rota
Poesie tratte da
"Luci della notte" (2004)
"Per sempre tuo"
Non rivederti
mai più.
Lunga agonia dell'anima.
La notte aspetta invano
non dimenticarti
è nascondersi al destino
nella giovinezza
del cuore.
"Solo un punto in mezzo al mare"
Anche noi,
non ci accorgiamo.
Che la notte
a poco a poco.
Chiude i suoi petali.
Dentro
solo chi osa.
Nonostante il mistero.
"Voce del silenzio"
Innamorarsi
del silenzio
che trascina nell'ignoto
per pochi attimi
di luce.
Nessuno è cieco.
Tra le braccia
dell'essere.
Galoppata
incontro all'estasi.
Che impazzisce
di vita.
"Senza ritorno"
Ti abbandoni.
Per donarmi
illusioni senza fiato.
Ma nulla
può consolare
il fiore reciso.
La terra
ha sempre sete
delle perdute immagini
che non ritornano.
"Se sto piangendo, amore, scusami"
Tu sverni.
Dove si consumano
i giorni.
Ai piedi
delle tenebre.
Inutile vagito.
Disperso
tra la folla.
"La lontananza, sai, è come il vento..."
Con te.
Sulle perdute orme
che ci portano lontano.
A riscoprire
ogni giorno.
Tra il rosso
di un tramonto.
E l'indefinito
che si fa sospiro
della nostra notte.
"A rotta di collo"
Futuro senza passato.
Presente
impiccato alla fune.
A destra ed a sinistra
sempre specchi rotti
che vorrebbero
non essere mai nati.
"Il cielo in una stanza"
Il tuo segreto
fa le fusa.
Ad un posto vuoto.
E si inabissa
nella lunga onda.
Che non risorge.
Hai scritto
con il tuo corpo.
Un compito sgrammaticato.
Perchè
non hai più
padroni.