Giuseppe Giusti
Giuseppe Giusti nacque il 13 maggio 1809, a Monsummano, in Toscana.Morì il 31 marzo 1850.
"A Dante" (1848)
"La colpa seguirà la parte offensa
in grido, come suoi" (Dante, Paradiso, XVII, 55-53)
Allor che ti cacciò la Parte Nera
coll'inganno d'un Papa e d'un Francese (1)
per giunta al duro esilio, il tuo paese
ti diè d'anima ladra e barattiera.(2)
E ciò perchè la mente alta e severa
con Giuda a patteggiar non condiscese:
così le colpe sue torce in offese
che ripara di Giuda alla bandiera.(3)
E vili adesso e traditori ed empi
ci chiaman gli empi, i vili, i traditori,
ruttando sé (4), devoti ai vecchi esempi.
Ma tu consoli noi, tanto minori,
a te d'affanni e di liberi tempi,
di cuor, d'ingegno, e di persecutori.(5)
1) Bonifacio VIII e Carlo di Valois
2) "Come se non bastasse l'esilio, ti considerò ladro e barattiere"
3)"Così, chi milita sotto la bandiera di Giuda, torce in offesa agli altri le colpe proprie." vuol dire che Dante, essendosi opposto al traditore Valois, fu calunniato dai suoi sostenitori.
4) Gloriandosi, brachi di vanità.
5) "Non solo siamo minori di te per i dolori, ma abbiamo persecutori di minor valore dei tuoi."
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"Lontananza" (1831)
Da questi colli (1) i miei desiri ardenti
volano sempre come amor gli mena,
ove dietro al pensier giungono appena
gli occhi per molte lacrime dolenti.
E allor che la città (2) per le crescenti
ombre dispare, e la campagna amena,
cerco del ciel la parte più serena
e le stelle più care e più lucenti.
E se vicino a me muove uno stelo,
muove spirando la notturna auretta,
credo tu giunga, e al cor mi corre un gelo.
E quando te non vedo, o mia diletta,
gli occhi si volgon desiosi al cielo,
come alla parte onde talun s'aspetta.
1) Da Fiesole.
2) Firenze.