Alda Merini


Qualche verso di Alda Merini, tratto da "Clinica dell'abbandono". Questi sono i miei versi preferiti: sembrano quasi aforismi.


"Il Figlio di Enea": Vigilava sul nulla di tutte le cose, ma era la logica dell'infinito... il suono delle ore perdute.

"Natale 2000": Ma una donna cambia di veste quando si sposa e lascia cadere l'imene sul cuore di chi ama. Così io ho perso il mio cuore un giorno e non lo ritroverò più.

"Invocazione": Ogni confine è saturo e amoroso silenzio e dove tutto comincia il giorno prima per andare a morire nel tormento.

"La primavera": ...Io sono virtualmente il nulla. Tutte le donne chiudono la loro tenerezza in vago tormento.

"L'anima": Si sfaldano le rose della mia avvenenza
piano piano in un terreno consunto.
Ombra che mi baci le labbra,
come un lavacro d'acqua,
Ombra che mi prendi la mano,
Ombra che non mi sposi.
Ricordo te con la faccia sconvolta
dai miei baci e il tuo lungo destino
che non mi ha abbandonato.

Sei entrata nelle ombre del sonno
un giorno
e hai riconosciuto, il mio volto esangue
allineato come tanti su un'ara sacrificale.
Con la torcia del tuo sapere
hai illuminato le ombre dell'inferno,
tu madre immacolata e triste
per cui i giorni sono stati tanti figli.

So che un amore
può diventare bianco
come quando si vede un'alba
che si credeva perduta.

Ti aspetto e ogni giorno
mi spengo poco per volta
e ho dimenticato il tuo volto
Mi chiedono se la mia disperazione
sia pari alla tua assenza
no, è qualcosa di più:
è un gesto di morte fissa
che non ti so regalare.

Ombra che mi baci le labbra
come un lavacro d'acqua
Ombra che mi prendi la mano
Ombra che non mi sposi.
Ricordo te con la faccia sconvolta
dai miei baci
e il tuo lungo destino
che non mi ha abbandonato.

Rimani
e prima di prendere la mia bocca
pensa al peccato universale
di chi non ama le ombre
poichè se tenebra
di solo dolore
e potresti diventare confine
io devo fuggire lontano da te
e amare un altro 
perchè sostituisca
l'angelico coro
dei tuoi insospettabili passi.

Si sfaldano le rose della mia avvenenza
piano piano in un terreno consunto.


Altre Poesie di ALDA MERINI


* Che cosa mi manca? Mi mancherebbe tanto di morire, perché io l'inferno della vita me lo sono goduto tutto.

* La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera

* Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
da "Clinica dell'Abbandono" (Giulio Einaudi Editore):


da "Il figlio di Enea"

....Lunga e vasta la conoscenza in amore
come polline improvviso che si alza
da un unico fiore. Vigilava
sul nulla
di tutte le cose
ma era la logica dell'infinito.


Era lui la felice conclusione del niente
dall'anima fosca che vuole domandare pane
era ciò che tutti dimenticano, il suono
delle ore perdute
era la dieresi del frontespizio
e quando voleva il nettare dell'amore
pregava che tutte le porte fossero aperte
perchè gli germogliasse l'anima....


Come sgorga il pianto da una rupe solenne
così copioso il sangue ruppe ogni stagione
e fecondò poeti elemosine di amore
e tutto quel fustagno che copriva la roccia
un senso di palude che pareva risolto
un senso di risacca che fluisce nel mare
o doppio rendiconto di una vista che sale
in cima alla collina e anima lo schermo
della bianca pena che rompe le passioni
come il germe affoga dentro le vecchie dita
che avide del Padre ricercano la morte.


Così facendo la note dimora dentro la notte
il dolore nel dolore il genio è la sua stravaganza
la religiosità è muta e tace traendosi
dietro lugubri fiamme che non chiedono grazie....


da "Albergo a ore e altre poesie"

Ho pagato con sangue vivo questa mia vile dimora
dove abita il solco aperto di una curioistà di dolore
dove mani che cambiano il tempo che vuotano
le speranze
aprono strani confini nel bene della parola
ho visto crescere erba senza dorato fulgore
e gemere miei figli di lontananze sicure
pavide ombre presso i portali d'argento
ferma la fantasia a questo primo apparire
e sangue che scorre aperto dentro le mani degli altri
l'intrepido naviglio che viola ogni speranza.


"Natale 2000"

... Ma una donna cambia di veste quando si sposa
e lascia cadere l'imene sul cuore di chi ama.
Così io ho perso il mio cuore un giorno
e non lo troverò mai più.
Questo amore così sudato
mi ha dato per vertigine un figlio.


"Invocazione"

Non andartene da questa regione di amore
che è il cuore
e da questa velleità dove ogni confine è saturo
di amoroso silenzio e dove tutto comincia il giorno
prima per andare a morire nel tormento. Ci sono
cose che
tu non sai che vengono dette e sottaciute nel tempo
coltelli avari di se stessi, canzoni immemorabili....


"Il bacio"

Il bacio corre veloce nei miei pensieri
per un bacio ho tradotto Omero
tutto d'un fiato poi
sono diventata bianca come la luna
e ti ho amato fino a morirne
dentro l'urna di un castello di vetro
che nessuno conosce.


"La Primavera"

...Io sono l'uva io sono la gola e anche
l'accidia quando il peccato trova in me
la dimora, e in fondo sono l'estasi
del piacere perchè nel calice dell'amore
io sono virtualmente
il nulla.

Notte che senti i sentimenti ardere
come un mistero, notte che aspetti i suoi passi
e il suo sospiro, notte che tremi, domandi, seduci
e inganni,
egli non verrà, chiuso nelle sue memoria di sempre
notte che temi che il suo sandalo sospiri amaramente
la terra e il turbine, che abiti nel suo scudiscio,
o notte
madre di luce e selva di inganni
del mio passato, egli trema delle sue stesse
pupille, egli esalta il bene della sua terra lontana....

....

Tutte le donne chiudono la loro tenerezza
in vago tormento.


Lamento spesso
con te e con il vento
di un mio vaniloquio d'amore
che altro non è
che la futile lamentazione
dei manicomi spenti.
Ahimè a questi teatri di vita
dove morivano gli affetti
e già morti i diseredati
coloro che non ebbero una carezza
adesso sono tombe segrete
per i centauri.
So che un amore
può diventare bianco
come quando si vede un'alba
che si credeva perduta.



Aforismi:

* Così il tuo fallo meraviglioso mi ha dato una cicatrice nell'anima
che mi ferirà a morte...


* Il fallo maschile mi fa solo pensare a quante rinunce mi ha fatto fare la vita.


* Quando mi presento nuda è come se fossi morta.


* La salute non ha mai prodotto niente. L'infelicità è un dono. Io mangio solo per nutrire il dolore. La preparazione alla morte dura una vita intera.


* Il poeta non dorme mai ma in compenso muore spesso.


* La superficialità mi inquieta ma il profondo mi uccide.


* Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.


* Le bellezza non è che il disvelamento di una tenebra caduta e della luce che ne è venuta fuori.