Giovanni Giuliano


Tratto dal libro "I pensé baravantan" (I pensieri stravaganti)

Giovanni Giuliano, di origini fossanesi, ha trascorso la sua vita a Moretta, in provincia di Cuneo. Persona riservata e sensibile, era facile incontrarlo lungo le sponde del fiume Po, in estasi di fronte a un meraviglioso tramonto sul Monviso o in contemplazione di un fiore o di un paesaggio tra le sue amate montagne in Val Maira.


RICORDO DEL MIO PAPA'

Un ventidue di marzo di tanti anni fa
l'ombra fredda della morte è scesa sulla nostra casa
Ha fatto come il vento quando si scatena
con un soffio violento ha troncato nostro papà.

In quell'attimo, sgomenti e singhiozzanti,
eravamo stati soli, mamma e bimbi
soli, ai piedi di una brutta salita
che ha un gran bel nome: "La Vita"

Una vita tanto insicura
perché senza lui noi avevamo paura
Forse era un tipo riservato
ma aveva nel sorriso la bontà,

aveva quel bel sentimento
che fa semplice e buona la gente.
Ma tutto quello allora non contava.
Per noi era solo nostro papà.


FANTASIE DI UN UBRIACO

Quando mi siedo in fondo all'osteria
la gente mi guarda un po' disgustata
perché se uno beve e ha il naso un po' viola
per loro è un rifiuto della società.

Pensare che sono io che mi sono ritirato
da questa gran farsa del mondo
perché a un certo punto mi son proprio stufato
d'aver a che fare con della gente disonesta.

E se adesso io bevo fino a farmi del male
la colpa, credetemi, non è solo del vino
E' che quando tutto va male
non c'è neanche un cane che ti stia vicino

Ci sono dei momenti in cui, nelle ore più difficili,
io penso all'amore che ho tanto sognato
ma che la vita mi ha sempre negato
per colpa di un destino a dir poco disgraziato.

Poco alla volta, per dimenticare,
ho cominciato a bere, bicchiere su bicchiere
A volte mi succede che non sto in piedi
ma il pensiero è tanto più sincero.

Adesso sorrido vedendo il ruffiano
che per raggiungere carriera e successo
i suoi compagni fa vivere da cani
e rinuncia perfino ad usare il suo cervello!

Io sono ubriaco delle false parole
che i governanti spargono a buon conto
per convincere la gente che è giusto fare famiglie
mentre loro rubano e te lo mettono sul conto.

Quando vedo la gente che cerca l'amore
negli angoli più bui della contrada
mi consolo perché nemmeno loro
forse l'amore sanno dove sta.

A volte vorrei essere un uccellino
per volare sopra le miserie del mondo
ma non posso farlo e allora col vino
faccio scendere una nebbia sui pensieri più profondi.

Una nebbia fine che vela i pensieri
e toglie alle cose i contorni più precisi
e guardando in faccia la gente può capitare
di scambiare le smorfie per tanti sorrisi.



DEDICA

Ha due occhi birichini
e un sorriso che s'intona
con una figurina
che sembra pitturata

E' semplice e bella
come un fiore del mattino
Se lo sguardo solo la sfiora
il cuore già le vuole bene.


LA FARFALLA


La farfalla che vola in qua e in là
è una creatura delle più delicate

Girando nei prati in mezzo ai fiori
cerca di rubare il profumo e i colori

per poi librarsi leggera nel cielo
con quei colori pitturati sul mantello

Oh farfallina che tutta delicata
sfiori il brutto senza esserne sporcata

insegna anche a noi come si fa
a vivere contenti e più spensierati

E lei mi risponde un po' birichina
come sa essere una farfallina

che per ottenere la felicità
l'uomo dovrebbe vivere solo pochi giorni

perché restando a lungo sulla terra
invece dell'amore lui cerca la guerra.


foglie di autunno
amore
anziani
dedica
la farfalla
le cose piccole