Alfred de Vigny
Qualche verso di Alfred de Vigny, tratto da "Poemi Antichi e Moderni". De Vigny è un poeta di ispirazione biblica, ma è noto soprattutto per "Eloah, O la sorella degli Angeli", che va ad ascriversi nel filone del Romanticismo dell'epoca, trattando l'amore tra una fanciulla e l'Angelo Caduto, descritto anche da Lermontov ("Il Demone"), Byron ("Il Cielo e la Terra", 1823) e Thomas Moore ("Amori degli angeli" 1823)
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"Il Diluvio - Mistero -" (1823)
Ma i vapori del cielo, come fantasmi neri,
recano quei rumori, quei lugubri messaggi
che dovevano annunciare l'agonia
al perduto Universo, nell'atteso momento.
Vieni, mentre l'Orrore ovunque ci circonda,
e lentamente, fonda, la Notte ci sovrasta,
vieni, amata mia! Chiudi i begli occhi,
spaventati dal disordine dei Cieli;
sul mio petto, sotto il mio braccio
riponi la testa,
come uccello che dorma in mezzo alla tempesta.
ti dirò io quando il cielo sorriderà, e durante il pericolo
mi udrai parlare.
"Il ballo" (1818)
La pelle già sfiorita impallidirà di lacrime,
le lacrime, oggi tesoro dolce degli amori,
le lacrime, inutile soccorso contro l'età:
perchè gli anni penosi, come un dito di ghiaccio,
nel cuore vi segneranno il luogo del dolore,
la lugubre vecchiaia.
"Eloah O la sorella degli Angeli" (1823)
Eloah, le dicevano, fate attenzione
a voi: un Angelo può cadere;
il più bello tra noi non è più qui:
eppure nella sua prima virtù
da tutti era chiamato
Colui che porta La Luce.
Perchè ovunque portava
e l'amore e la vita,
e agli astri recava ogni ordine di Dio;
la terra consacrava la Sua Bellezza Unica
definendo Lucifero
La Stella del Mattino
Diamante Radioso che sulla fronte vermiglia
tra i suoi capell d'oro il Sole ha posto.
....
L'ala era piegata, e il suo colore smorto,
imitava il pallore della bruma serale
....
è inquieta la sua fronte
ma a tratti abbassa gli occhi,
sia che voglia,
conoscendone il potere,
svelarne lentamente,
con cautela, gli incantevoli
raggi ch'Egli tema l'involontaria fiamma
che in un unico sguardo
un'anima a un'altra svela.
....
Io sono il Segreto Re
degli amori segreti
sei forse venuta, con qualche angelo celeste,
ad ammirare le delizie della mie Notti?
Hai visto i loro Tesori?
Sai quali meraviglie accompagnano
le veglie degli Angeli dell'Ombra?
....
Non appena, cullandosi sul pallido orizzonte,
il sole rosseggiante lascia i prati,
Spiriti innumerevoli; nell'ombra noi voliamo
agitando nel vento le cupe chiome:
l'odorosa rugiada allora fino all'alba
pove sopra gli aranci, sui lillà, sul timo.
....
Senza parlare, diceva Eloah: "Io sono tua!"
e l'Angelo delle Tenebre gridò: "Sii Mia!"