Vito d'Armento


"Notturni"


Le poesie sono tutte senza titolo precedute da un numero.


I

Un velo di luce e plenilunio
è appeso
ai fili d'una notte
senza suoni.
l'anima mia
si è sciolta dalla tua pianura dissetata
di baci e va contando stelle
a una a una.


II

Mi scivoli addosso come trasparenza
di brezza levigata e luna
stanotte
e anch'io mi specchio
-da luce a luce-
negli occhi tuoi
d'amore incendiati.


III

c'è una brina di luna
stanotte
e in ogni goccia si moltiplica
la luce del tuo sguardo selvaggio.
Scivolo con l'anima
stanotte
sui fili d'argento che sostengono
l'infinita luminaria
del desiderio
che m'accendi
di notturnamente attraversare
la tua pianure carnale
per salire sulla linea
degli occhi
e nella curva della bocca
e nel cavo delle mani
che accolgono l'abbraccio marino
del mio desiderio.
Non c'è vento
stanotte
ma le foglie fremono.



V

Il cielo è nero
stanotte
e le stelle sono grandi e gonfie
di luce raggelata. Sulla tua pianura
alita un vento che porta lontano
i ricordi e nell'aria trasparente
impone riflessi di cielo tra le giuncaglie
riflessi d'occhi selvaggi tra echi
di parole ripetute, ripetute, ripetute...



VI

Sono il viandante dalla chioma azzurra
che bussa al tuo palmizio d'acqua
e quando mi costringi
all'assenza
s'acquatta il tempo
nell'onda che si gonfia
e dentro mi cresce un antro oscuro
come una notte senza stelle.....

Il tarlo che scava la mia notte
nera è nelle tue mani insicure
e come una marea scortichi la mia anima
su scogliere solitarie.
Il tuo gioco
stanotte
è di sangue che traduco in note
sul pentagramma delle nostre mani intrecciate.



VIII

Il tuo corpo è immenso
stanotte
e bianco di luna negli occhi
s'accende un fuoco di giuncaglie
trattenute a lungo sulla soglia
del desiderio.



IX

...c'è poi una striscia tenace
di tramonto che s'appoggia
a vette di neve e di cristallo
e scava un nicchio
tra le giuncaglie di un pantano
che tremola a ripeterne i colori.
C'è anche un lucore d'occhi innamorati -come d'un lago-
piccolo in agosto
che ripete col cielo
ogni mio bacio e ogni mia carezza
e così da bacio a bacio
si srotola la notte
sui nostri occhi chiusi
a trattenere
la rugiada del tuo corpo
innamorato.



XI

Una rugiada di plenilunio
riempie il cielo
stanotte
e gonfia i petali a stelle
che continuano a piovere
sulla tua pianura silenziosa.
Sono sospeso a un raggio
di luna nuova, mentre l'anima
mi spiove nei solchi verdi
delle tue terre sognate